“FloReMus” Festival Internazionale di Musica Rinascimentale dell’Associazione L’Homme Armé al Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi
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Prosegue per il sesto anno consecutivo la collaborazione della Direzione regionale musei della Toscana e dei due luoghi più identitari e significativi come il Museo di San Marco e il Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi con l’Associazione L’Homme Armé per il Festival di musica rimnnascimentale FloReMus .
Lunedì 5 settembre il Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi sarà il palcoscenico privilegiato per il Concert à boire, del Duo Dulcedo Ardens “Musica alla corte di Urbino” di Josquin Desprez. H. Isaac
Floremus è il primo festival interamente dedicato alla musica del Quattro-Cinquecento organizzato nella città che ha maggiormente influito sulla cultura rinascimentale nelle sue varie declinazioni artistico-visive, letterarie, musicali, filosofiche, scientifiche e politiche; rinascimentali sono anche i luoghi dei concerti serali e di quasi tutti i concerts à boire, che amplificano l’emozione della musica. La sesta edizione presenta un ricco programma di concerti serali con i più importanti nomi internazionali, Concerts à boire con le migliori formazioni italiane emergenti, conversazioni pomeridiane gratuite e il laboratorio gratuito “I Giovani nel Rinascimento”.
Programma dettagliato e prenotazioni: www.hommearme.it
BIGLIETTI Concerti serali: nei luoghi dei concerti un’ora prima dello spettacolo
Posto unico: € 5
Lunedì 5 settembre ore 19.30
Cenacolo di Andrea del Sarto a S. Salvi, Via di San Salvi 16
Concert à boire
Duo Dulcedo Ardens
“Musica alla corte di Urbino”
Musica di Josquin Desprez. H. Isaac
Dulcedo Ardens
Martha Rook – soprano
Tommaso Tarsi – liuto
Programma
Anonimo J’ai pris amour
Josquin Desprez (ca 1450 – 1521) Una mosquèe de bisquilla
Josquin Desprez Adieu mes amour
Heinrich Isaac (ca 1450 – 1517) Maudit soit
Josquin Desprez Ile fantasies de Josquin (liuto solo)
Jean Japart (XV sec.)/ Josquin Desprez J’au bien nourry
Josquin Desprez Fortuna desperata
Anonimo O rosa bella
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Federico da Montefeltro, duca di Urbino di cui quest’anno ricorre il seicentesimo anniversario della nascita, fu un abile condottiero e grande mecenate, figura cardine e volto conosciuto in tutto il Rinascimento.
Il suo impegno nel promuovere le arti fece del Ducato di Urbino un centro nevralgico di cultura, dove architetti pittori scultori si incontravano e come ricorda Baldassare Castiglione nel suo noto libro “Il Cortegiano” non si può ignorare “ con quanto amore si proseguisse l’arte della musica in quella magnifica Corte”.
Emblema del profondo interesse di Federico da Montefeltro per le arti e la cultura è il celebre studiolo situato nel Palazzo Ducale di Urbino in cui il Duca spesso si ritirava coltivando la sua attitudine introspettiva e dedizione per l’educazione dei figli. Lo studiolo fu decorato con splendide tarsie lignee raffiguranti strumenti musicali, libri, strumenti scientifici, ma non solo. Questo luogo reca infatti, l’incisione di un brano anonimo, all’epoca molto conosciuto: “J’ai Pris Amour”. Quest’ultimo sarà eseguito da Dulcedo Ardens per voce e liuto, uno degli strumenti più amati dal duca. Sarà inoltre eseguito il brano “Rosa bella”, intarsiato anch’esso in uno studiolo del Duca di Montefeltro a Gubbio. Queste musiche sono caratterizzate dalla volontà di ricercare un ideale equilibrio tra dulcedo e subtilitas , nonchè tra intuito segreto, ispirazione e razionalità polifonica.
Infine, i brani di Josquin Desprez e Isaac trasporteranno l’ascoltatore nell’antico splendore della corte rinascimentale urbinate. Questi brani sono estratti dal “Medici Codex”, un libro di mottetti che fu regalato da Papa Leo X a Lorenzo di Piero De Medici, in occasione dello sposalizio con Madeleine De la Tour d’Auvergne.
Firenze – Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi