al 2 giugno 2022 sul nuovo profilo YouTube del museo sarà disponibile un video dedicato alla celebrazione dei 150 anni dalla nascita che ripercorre i momenti salienti della sua storia dalla fondazione ai giorni nostri, realizzato in collaborazione con il Comune della Città di Chiusi e il Gruppo Archeologico Città di Chiusi.

La data scelta per il lancio, che segna la nascita dell’Italia repubblicana, sottolinea con forza l’importanza dell’istituzione museale e il suo concorso all’attuazione dei principi costituzionali, primi fra tutti la promozione della cultura e della ricerca, la parità, l’uguaglianza. Del resto il racconto della storia del museo attraversa alcuni momenti salienti della storia del nostro paese: nel 1871 all’indomani, dell’Unità d’Italia,  si inaugura con il primo nucleo della raccolta civica, che riunisce le precedenti esperienze collezionistiche private, figlia di una nuova concezione pubblica del bene culturale. La guerra non mancò di coinvolgere con la sua forza distruttrice la città di Chiusi e lo stesso museo.

Il trasferimento dal Comune allo Stato italiano avvenne infine nel 1963,  dando avvio a tutte quelle attività, come mostre, conferenze, visite e ricerche, che ne hanno contraddistinto la politica culturale nel corso degli anni qualificandolo non solo come luogo di conservazione della memoria ma anche come luogo di incontro e dialettica, che ha sempre riunito attorno a sé la comunità chiusina.Proprio per questo motivo il lancio del video non è solo celebrativo ma propone un’altra forma di partecipazione della comunità e dei visitatori alla vita del museo riunendo e invitando a postare con l’hashtag #MNEC150lamiastoria​ immagini e racconti di chi ha visitato il museo in passato, magari con la scuola, e di chi lo visiterà da oggi. Un album dei ricordi che può raccogliere e proseguire l’esperienza dei primi 150 anni del museo condensata nel video.

Il Museo di Chiusi fu inaugurato il 28 ottobre del 1871 presso due sale in via Mecenate che in passato avevano ospitato la Collezione Bonci Casuccini, con i reperti acquisiti dalla Commissione Municipale, appositamente costituita, e con le donazioni del clero e di famiglie locali. Nel 1901 venne trasferito all’interno dell’edificio di gusto neoclassico di via Porsenna, dove si trova ancora oggi. Il museo, passato allo Stato nel 1963, e divenuto così Museo Nazionale Etrusco, espone eccezionali reperti archeologici di epoca etrusca, romana e longobarda, rinvenuti nella città e nel suo territorio. Fu riallestito nel 1985 e ampliato nel 1992 con la sistemazione del piano inferiore.

L’allestimento attuale risale al 2003,  oggi è gestito dalla Direzione regionale musei della Toscana del Ministero della Cultura.