Direzione regionale musei della Toscana

Aperture straordinarie serali e visite guidate all’Ex Chiesa del Tau per le Giornate europee del Patrimonio 2022


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Date di apertura

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L’ex Chiesa del Tau sabato 24  e domenica 25 settembre  sarà aperta anche la sera a ingresso gratuito per le Giornate europee del Patrimonio. Una nuova occasione per scoprire e approfondire il patrimonio storico artistico e architettonico di questo luogo straordinario dove i capolavori antichi e le sculture contemporanee di Marino Marini dialogano e si incontrano attraversando pagine di storia. Come nel caso del  “Miracolo”  della vita di Sant’Antonio Abate rappresentato nel ciclo degli affreschi trecenteschi con la suggestiva narrazione ad opera del pittore fiorentino Niccolò di Tommaso e l’altro  “Miracolo”  rappresentato dalla scultura di Marino Marini (1953/54), con il cavallo che disarciona il cavaliere, richiamo drammatico alla fragilità della vita umana nel precario equilibrio della storia dell’Umanità.

Il Complesso del TAU è dedicato al culto di Sant’Antonio Abate. Fondato alla metà del Trecento da fra’ Giovanni Guidotti, con l’annessa cappella di S. Antonio, o Chiesa del Tau, il convento si inserì nel vivo del contesto urbano andando ad occupare lo spazio lasciato libero dalla demolizione della seconda cerchia muraria rivestendo un ruolo di particolare rilievo nell’organizzazione religiosa della città. La Chiesa del TAU,  fondata alla fine del 1360, è caratterizzata da un’unica navata suddivisa in tre campate con volta a crociera con un presbiterio sopraelevato e una cripta sottostante.Sulle pareti della chiesa si sviluppa un articolato ciclo di affreschi, databile al 1372, opera del fiorentino Niccolò di Tommaso che si avvalse della collaborazione del pistoiese Antonio Vite, allievo di Gherardo Starnina. L’intero complesso dichiara le influenze della cultura fiorentina,  dall’impiego della pietra forte, unico esempio di tal genere in città, ma ancor di più per il linguaggio pittorico che richiama direttamente alla scuola dei fiorentini Andrea, Nando e Jacopo Orcagna, definendo i racconti degli affreschi con uno stile vivacemente descrittivo improntati da un minuzioso programma iconografico, dagli evidenti scopi didascalici ed educativi, dettato dallo stesso fra’ Guidotti. Nel ciclo si narrano le storie tratte dal Vecchio Testamento, dal Nuovo Testamento e la Vita di Sant’Antonio Abate in 42 scene dettagliate su tre registri paralleli che scorrono sulle 12 vele delle volte e su due livelli delle pareti e confluiscono in fondo sul monumentale affresco del Paradiso con angeli e santi che decora il presbiterio. Conclude il ciclo degli affreschi delle volte una rara raffigurazione dell’episodio della Genesi dove i Giganti sposano le “figlie” degli uomini, discendenti di Caino, che continua ad affascinare per le sue innumerevoli interpretazioni.

Dopo un periodo di prosperità che culminò con il pontificato di Leone X, l’Ordine Antoniano si avviò verso una progressiva ed inarrestabile decadenza culminata alla fine del Settecento con la sua soppressione. Il convento e la chiesa vennero venduti a privati e destinati ad altri usi, che ne danneggiarono irrimediabilmente le strutture e il ciclo pittorico.Questa condizione perdurò fino agli anni ’60 del ‘900, quando a seguito del passaggio di proprietà alla Stato, tutto il complesso fu interessato da un importante restauro, che ne restituì l‘originario assetto spaziale.

Nel 1990 con il trasferimento del Centro di Documentazione Marino Marini presso gli spazi appena restaurati dell’ex Convento del TAU, alcune opere dell’artista pistoiese vengono esposte nella Chiesa del TAU, che affianca la sede della Fondazione:  Il Miracolo (1953/54), Il Cavaliere (1956/57), Il grande grido (1962), La Composizione di elementi (1964(65), Una forma in un’idea (1964/65)


Pistoia – Ex Chiesa del Tau