Nel 2021, anno delle celebrazioni dantesche, il Museo nazionale etrusco di Chiusi (Direzione regionale musei della Toscana) aveva aderito all’iniziativa del Ministero della Cultura, In viaggio con Dante, con una campagna sui propri profili social che ripercorreva, con brevi pillole e con il “commento” delle terzine dantesche, celebri passaggi della Divina Commedia attraverso le immagini dei reperti esposti al suo interno che richiamavano personaggi ed episodi narrati dal poeta. Un modo di celebrare l’anniversario dantesco, di approfondire opere del museo e di mantenere vivo il rapporto con il proprio pubblico in un situazione complicata da restrizioni e lockdown del periodo pandemico.

A mesi di distanza, cadute alcune limitazioni e intrapreso l’auspicabile percorso di ritorno alla normalità, il museo, in collaborazione con la Fondazione Orizzonti d’Arte, aderisce al Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il prossimo 25 marzo riportando all’interno delle sue sale il sommo poeta con una visita particolare che unirà all’illustrazione dei reperti il commento e la declamazione di una selezione di terzine dantesche degli allievi del corso teatrale della Fondazione Orizzonti diretto da Alessandro Manzini e Irene Bonzi – Macchiati.

Un percorso inedito all’interno del museo che interseca antichità e medioevo, culture e linguaggi, arte e scienza, attraverso le tappe fondamentali rappresentate dalle raffigurazioni scultoree e vascolari di esseri mostruosi, primi fra tutti Caronte e Cerbero, spesso riprodotti su urne in marmo e in terracotta del III-II secolo a.C., che popolavano l’oltretomba etrusco come quello dantesco, divinità come Proserpina, appellativo di una statua etrusca di giovane fanciulla con una melagrana del V secolo a.C., eroi come Ercole, Meleagro e, soprattutto, Ulisse, la cui figura emerge imponente dai versi di Dante ed è presente su uno dei pezzi più importanti del museo, lo skyphos del Pittore di Penelope della metà circa del V secolo a.C., e ancora esseri fantastici ed enigmatici, come la Sfinge, scultura in pietra della metà del VI secolo a.C., assurta a simbolo del museo, e personaggi storici come l’imperatore Augusto, raffigurato nelle sue vesti di pontefice massimo in un ritratto marmoreo dell’inizio del I secolo d.C.

Due narrazioni, quella del museo e quella dantesca, che si dipanano su un percorso comune fatto di intersezioni, intrecci, sovrapposizioni e che ritrovano un’unità nella sedimentazione e nella stretta connessione tra l’espressione artistica e il nostro patrimonio culturale materiale e immateriale.

Visita guidata compresa nel biglietto di ingresso, h. 17.00

Max 20 partecipanti. Prenotazione obbligatoria al numero 0578 20177

Super Greenpass obbligatorio

Museo Nazionale Etrusco
Necropoli di Poggio Renzo e Tomba del Colle
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