Direzione regionale musei della Toscana

Arezzo – Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”. “L%u2019Anfiteatro Romano di Arezzo e le donne dell%u2019antichità: Ipazia e Aspasia”


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Ipazia e Aspasia

Date di apertura

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“L’Anfiteatro Romano di Arezzo e le donne dell’antichità: Ipazia e Aspasia” è la nuova rassegna teatrale estiva, con visite guidate, incontri e presentazioni, organizzata grazie alla sinergia tra il Polo Museale della Toscana e il Museo Archeologico Nazionale di Arezzo Gaio Cilnio Mecenate, il Rotary Club Arezzo Est, la Compagnia Teatrale Archeosofica e Munus.
La rassegna, si inaugura il 21 giugno alle 17 con l’incontro “Trailer su Ipazia con note a margine” che anticipa il debutto del 29 giugno alle 21.30 dello spettacolo  “Ipazia muore male” dedicato all’affascinante e bellissima matematica-filosofa del V secolo d.C., crudelmente assassinata dall’intolleranza religiosa, nel clima del fine Impero Romano, e  prosegue il 5 e 6 luglio sempre alle 21. 30, con  l’adattamento teatrale del romanzo  “Aspasia. Lei guardava spesso il mare” dove  rivivivono le straordinarie vicende di Aspasia di Mileto (470 a.C circa – 400 a.C circa?), la  donna che fu per vent’anni compagna e consigliera del grande statista ateniese Pericle.

Il pubblico avrà il privilegio di assistere agli spettacoli nel cuore dell’elemento più espressivo del periodo romano: la grande arena dell’Anfiteatro. Costruito probabilmente sotto l’Imperatore Adriano nei primi decenni del II secolo d.C., ha una forma ellittica con un asse maggiore di circa centoventi metri ed è per dimensioni solo di poco inferiore al Colosseo. Le gradinate poste su due ordini potevano contenere 8/9000 persone. I resti visibili oggi danno la misura della sua imponenza e importanza nell’antichità e in un passato non lontanissimo, fino al XVI secolo quando il sito fu utilizzato come comoda cava di arenaria e marmo per la costruzione dell’adiacente Monastero di San Bernardo, oggi sede del Museo Archeologico di Arezzo. 

Ipazia muore male”, scritto e diretto da Alessandro Bandecchi, ricongiunge il passato a temi di grande attualità narrando la crisi del sistema politico-giuridico dell’Impero Romano del V sec. d.C. esasperata dalle pressioni migratorie, dai conflitti tra integralismi religiosi, dalle relative eresie e scismi con spietate lotte interne. Ipazia sostenitrice del Libero Pensiero laico e fondato sulla ragione diventa il  simbolo da abbattere con la massima ed esemplare crudeltà nella prima sanguinosa “crociata” in difesa della tradizione. Tutti i personaggi dello spettacolo rivivono in scena attraverso le parole delle  fonti originali di Socrate Scolastico, Damascio, Filostorgio, Giovanni Malala, Sinesio di Cirene, Giovanni di Nikiu, Lessico di Suida, abilmente composte insieme ai testi contemporanei e ai contributi del fondamentale saggio di Silvia Ronchey su Ipazia e alle preziose ricerche di Luciano Canfora e Umberto Eco.

 “Aspasia. Lei guarda spesso il mare”, diretto da Alessandro Boncompagni, è  l’adattamento teatrale  dell’omonimo romanzo breve scritto da sette autrici, Benedetta Banchi, Sandra Beronesi, Sabrina Geppetti. Cristina Petrucci, Ilaria Raffaelli, Caterina Savasta, Ludovica Taliani, accomunate dalla passione per la scrittura e per l’antica Grecia. Il testo snello, poetico, articolato in quadri non necessariamente cronologicamente progressivi diventa uno spettacolo corale, con 20 attrici e 5 attori e una colonna sonora appositamente creata dal giovane compositore romano Davide Parola. I personaggi originali del testo letterario si moltiplicano nella versione per la scena per dare voce, movimento e intensità  all’intera narrazione. Diventano personaggi anche le stesse autrici per raccontare il percorso ideativo e la loro scelta narrativa. La forte e complessa personalità di Aspasia è affidata all’interpretazione di più attrici che si alterneranno e si sovrapporranno quasi a voler suggerire alla spettatrice e allo spettatore di oggi che le “qualità” interiori e culturali dell’Aspasia del V secolo a.C. appartengono in potenza a ciascuna donna contemporanea e possono oggi continuare ad essere riscoperte e coltivate.

La rassegna si completa con visite guidate tematiche al Museo Archeologico, presentazioni di novità editoriali  e incontri di approfondimento degli spettacoli.

Il 21 giugno alle 17.30, Maria Gatto, direttrice del museo insieme al regista Alessandro Bandecchi e al Presidente del Rotary Paolo Mattesini introducono e presentano “Trailer su Ipazia con note a margine” in un dialogo contrappuntato dalle interpretazioni di brani dello spettacolo degli attori della compagnia.

Sabato 6 luglio alle 15.30, visita guidata al Museo curata personalmente dalla Direttrice Maria Gatto.

Alle 17:30 conferenza di Sandra Beronesi “l’amore nell’antica Grecia: Pericle e Aspasia”, seguita dalla presentazione del romanzo “Lei guarda spesso il mare: Aspasia” (Bastogi editore), di Banchi B., Berronesi S., Geppetti S., Petrucci C., Raffaelli I., Savasta C., Taliani L..

Info e prenotazioni:                          
Biglietteria Museo Archeologico di Arezzo +39 0575-21421
Rotary Club Arezzo Est – Ipazia +39 348-6541815
Compagnia Teatrale Archeosofica – Aspasia +39 335-7017578

Biglietti:
Ipazia: € 10,00 Posto unico
Aspasia: € 15,00 intero; €10,00 ridotto (scolaresche)

Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” e Anfiteatro romano
Via Margaritone, 10  52100 AREZZO 
Tel.  0575-20882
pm-tos.archeoar@cultura.gov.it
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