Arezzo – Museo archeologico nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” – Percorrendo l’antichità 2018-2019 – III edizione “Sulle tracce del sacro: la romanizzazione in Sardegna”
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Sabato 30 marzo 2019, alle 16.30, la rassegna “Percorrendo l’Antichità” prosegue con l’incontro “Sulle tracce del sacro: la romanizzazione in Sardegna” a cura dell’archeologa Dolores Tomei, che, partendo dai dati archeologici, approfondirà il ruolo della sfera religiosa nella storia antica sarda e, in particolare, nell’avvicendarsi in alcuni siti chiave, come quello di Tharros, delle civiltà fenicia, punica e romana.
Nel panorama della romanizzazione in Sardegna, a partire dalla costituzione della provincia comprendente anche la Corsica e le isole circostanti (227 a.C.), le tracce del sacro attestano un’ereditarietà cultuale e architettonica che in generale non vengono mai fortemente alterate da forme del tutto nuove. La sfera religiosa diventa la chiave per il passaggio di consegna da un dominio all’altro, tra preesistenze, sincretismi e innovazioni.
Sei edifici di Tharros, presso Oristano, ci riportano nella sfera religiosa di Demetra, Melqart, Astarte o in contesti che troppo frettolosamente sono stati interpretati in chiave totalmente romana ma che tali non sono. L’archeologia in negativo del sito, che era allo stesso tempo cava di arenaria e cantiere di costruzione, ci guidano nella parziale ricostruzione degli edifici.
Il sito archeologico di Tharros ha una lunga storia che va dal Neolitico medio fino al 1070, quando gli abitanti furono trasferiti a Oristano, sede del Giudice d’Arborea e sede arcivescovile. Nel XVI secolo accolse le due torri spagnole di Capo San Marco e della collina di San Giovanni.
Tra gli scavi-sterro della metà del ‘900 e i tentativi di lettura contro le tante speculazioni che ne hanno condizionato per anni l’interpretazione, “le tracce del sacro” ora recuperabili attestano un particolare incontro tra la cultura fenicia, punica e romana, che si traduce in una trasmissione di modelli architettonici condizionati dal potente ruolo conformante della sfera religiosa.
Nell’analisi delle strutture sacre o sedicenti tali di Tharros è inevitabile lo scontro con il limite imposto da dati archeologici scarni e compromessi, oltrepassare il quale significherebbe tradire un approccio scientifico che, in questi casi, può soltanto restituire legittima incertezza alle evidenze.
Dolores Tomei (Sora, FR) si è laureata in Lettere Classiche a Perugia seguendo gli insegnamenti del prof. Mario Torelli che l’ha guidata nei suoi primi studi di carattere iconologico. Specializzata in Archeologia Classica a Padova, diplomata presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Perugia in Archivistica, Paleografia e Diplomatica, nel 2004 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in “Il Mediterraneo in età classica, storia e culture” sotto la preziosa guida del prof. Giampiero Pianu. Cultore della materia Archeologia classica, è stata Docente a contratto di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana presso la Facoltà di Agraria di Sassari in due corsi volti soprattutto alla conoscenza e alla tutela dei beni archeologici sardi, ha collaborato con le cattedre di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana e Metodologia e tecniche della ricerca archeologica presso la Facoltà di Lettere dello stesso Ateneo. Ha partecipato a diverse campagne di scavo in Molise e in Sardegna. Successivamente ha lavorato come libero professionista in diversi cantieri di sorveglianza e di scavo a Roma e a Sora, impegnata alternativamente in attività di ricerche d’archivio, insegnamento scolastico, formazione in ambito editoriale. Si è occupata di ceramica greca e di architettura, pittura e mosaici romani, pubblicando una monografia e diversi articoli. Oggi è insegnante e continua autonomamente le sue ricerche nel campo archeologico.
La rassegna “Percorrendo l’Antichità” offre alla comunità degli appassionati di archeologia e di storia antica e ai curiosi di ogni età, anche alla prima esperienza, un’occasione di scoperta e approfondimento del mondo antico attraverso incontri con esperti di varie discipline che presenteranno gli ultimi studi, i risultati delle ultime ricerche e le preziose testimonianze consolidate nei diversi percorsi professionali, per condividere con il pubblico un affascinante viaggio nel passato.
Tutti gli incontri sono realizzati in collaborazione con Munus, con la Oklahoma University per la strumentazione, con il Liceo Artistico “Piero della Francesca” e gli allievi che seguiranno e documenteranno i vari appuntamenti con video e foto nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro e con Euronics per la promozione.
PERCORRENDO L’ANTICHITÀ 2018-2019 – III edizione
Incontri a ingresso libero fino al 13 aprile 2019
I prossimi appuntamenti:
Sabato 13 aprile 2019, ore 16.30
Nuovi ritrovamenti archeologici a Firenze
Monica Salvini Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” e Anfiteatro romano
Via Margaritone, 10 52100 AREZZO
Tel. 0575-20882
pm-tos.archeoar@cultura.gov.it