Direzione regionale musei della Toscana

Arezzo – Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”. Percorrendo l%u2019antichità 2019-2020 – IV edizione.”Vecchi e nuovi restauri su un gruppo di ‘Arretina vasa’”


https://polomuseale.ambientinarratividigitali.it/wp-content/uploads/cb7f691fd1784ffab7c151f591ae61f0.JPG
Arretina vasa

Date di apertura

Inizio evento
Fine evento

Sabato 22 febbraio 2020 alle ore 16.30 la rassegna “Percorrendo l’Antichità” prosegue con l’incontro “Vecchi e nuovi restauri su un gruppo di “Arretina vasa” dal Museo Archeologico Nazionale di Arezzo” a cura di Roberto Bonaiuti, Chiara Fornari e Anna Patera dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

Questo nuovo appuntamento è dedicato alla storia conservativa di un consistente gruppo di ceramiche sigillate aretine (i celebri Arretina vasa o “vasi corallini”)a ppartenenti alla collezione del Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate di Arezzo e mette a confronto le scelte adottate in due diversi interventi di restauro avvenuti a distanza di trentacinque anni; un significativo lasso di tempo che ha consentito di valutare, con sufficiente distacco, i limiti di un materiale che all’epoca era considerato all’avanguardia.

Il primo intervento fu effettuato nel 1984 in occasione dell’allestimento della sezione dedicata alla produzione dell’officina di Marcus Perennius Bargathes. All’epoca il Centro di Restauro della Soprintendenza Archeologica Toscana, diretto da Pier Roberto Del Francia, aveva da poco messo a punto un materiale specifico da utilizzare per l’integrazione delle lacune. Questo materiale, costituito da una miscela di cere, gesso ed ossidi usati come coloranti, si caratterizzava per la facilità di lavorazione e l’estrema reversibilità, requisito, quest’ultimo, che in seguito ne ha evidenziato i limiti e decretato il declino.

Nel corso degli anni successivi i vasi della collezione aretina, come molti altri reperti integrati con questa metodologia, hanno necessitato di frequenti interventi di ripristino a causa di distacchi o cedimenti delle integrazioni. Queste operazioni eseguite nel corso degli anni, via via che se ne presentava la necessità, hanno messo in evidenza l’esigenza di un intervento più organico che restituisse l’indispensabile stabilità ed omogeneità ai vasi esposti.

Nel 2018, grazie ad un accordo di collaborazione fra la Direzione regionale musei della Toscana e l’Opificio delle Pietre Dure, è stato possibile avviare un articolato programma d’intervento su tutti i reperti di questa classe ceramica, che all’epoca di Mecenate e di Augusto rese famosa Arretium in tutto il territorio romano e oltre. 

I prossimi incontri

Venerdì 6 marzo 2020, ore 16.30
Iside ad Arezzo: una statua e molti problemi
Gabriella Capecchi
Accademia delle Arti del Disegno, Firenze
In collaborazione con Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze

Sabato 21 marzo 2020, ore 16.30
La necropoli di Casa Alta a Lucignano in Val di Chiana: dal Poggio dei Morti alle Cantine
Ada Salvi e Silvia Vilucchi
Soprintendenza ABAP per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato

Sabato 4 aprile 2020, ore 16.30
Felsina princeps Etruriae. Bologna etrusca dal periodo villanoviano all’invasione gallica (IX-IV sec. a.C.).
Andrea Gaucci
Alma Mater Studiorum Università di Bologna 
Dipartimento di Storia Culture Civiltà

Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” e Anfiteatro romano
Via Margaritone, 10  52100 AREZZO 
Tel.  0575-20882