Direzione regionale musei della Toscana

“Arte con il cuore” Visite guidate alla scoperta dei Musei nazionali pistoiesi


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Date di apertura

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Una nuova collaborazione tra la Direzione regionale musei della Toscana e Unicoop  con la sezione soci di Pistoia apre le porte dei musei nazionali pistoiesi per visite speciali a sostegno della campagna di crowdfunding per la Fondazione Il Cuore si scioglie.

I tre appuntamenti di “Arte con il cuore” si inaugurano sabato 13 novembre alle 10.30 con una visita guidata alla Fortezza di Santa Barbara, uno dei luoghi  più significativi della storia di Pistoia.

Le sue origini risalgono ai primi decenni del Trecento, con l’inizio del dominio della Repubblica fiorentina. Poi con l’ampliamento per volere di Cosimo I de’ Medici iniziato già a metà del ‘500,  la Fortezza vide una nuova stagione di interventi strutturali per consolidare e riaffermare il suo ruolo di presidio difensivo. Dalla metà del Seicento, inizia il suo lento e graduale declino, passando anche attraverso cambiamenti di destinazione d’uso: da caserma, a carcere militare, ri­correndo infine nelle pagine più tragiche della vita cittadina, già negli anni risor­gimentali fino agli anni della Liberazione. Nel 1944, furono fucilati quattro giovani pistoiesi renitenti alla leva per la Repubblica di Salò. Nel 1964 la definitiva dismissione del presidio militare e l’inizio dell’importante restauro, ad opera della Soprintendenza di Firenze. Nel 1994 la Fortezza di Santa Barbara è stata aperta al pubblico come sito museale nazionale.

Sabato 19 novembre alle 16 “Arte con il cuore” entrerà nel complesso della ex Chiesa del TAU,  dedicato al culto di Sant’Antonio Abate.

Fondato alla metà del Trecento da fra’ Giovanni Guidotti, con l’annessa cappella di Sant’Antonio, o Chiesa del Tau, il convento si inserì nel vivo del contesto urbano andando ad occupare lo spazio lasciato libero dalla demolizione della seconda cerchia muraria rivestendo un ruolo di particolare rilievo nell’organizzazione religiosa della città. La Chiesa del TAU, fu fondata alla fine del 1360; sulle pareti si sviluppa un arti­colato ciclo di affreschi, databile al 1372, opera del fiorentino Niccolò di Tommaso, improntati da un minuzioso programma iconografico, dagli evidenti scopi didascalici ed educativi, dettato dallo stesso fra Guidotti. Nel ciclo si narrano le storie tratte dal Vecchio Testamento, dal Nuovo Testamento e dalla Vita di Sant’Antonio Abate. Dopo un periodo di prosperità che si protrae fino alla metà del XVI secolo, si avviò verso una progressiva ed inarrestabile decadenza culminata alla fine del Settecento con la sua soppressione. Il convento e la chiesa vennero venduti a privati e destinati ad altri usi, che ne danneggiarono irrimediabilmente le strutture e il ciclo pittorico. Questa condizione perdurò fino agli anni ’80 del ‘900, quando il convento, dopo l’acquisto da parte dello Stato, venne restaurato, restituendo al complesso il suo originario assetto spaziale e recuperando in buona parte il ciclo pittorico. All’interno della ex Chiesa del Tau sono esposte alcune opere monumentali di Marino Marini degli anni ‘50/60, fra cui: Il Miracolo (1953/54), Il Cavaliere (1956/57), Il grande grido (1962).

 

L’ultimo appuntamento di domenica 27 novembre alle 10.30 sarà dedicato all’ex Oratorio di San Desiderio che rappresenta la memoria di quella che doveva essere la chiesa del convento di suore benedettine di cui si hanno notizie fin dal 1084.

Nella sua storia si alternano momenti di grande ricchezza e splendore con cadute e irrimediabili momenti di decadenza che ne segnarono la sua vendita a privati nel 1860. A quella data l’intero complesso fu diviso destinando ciascuna parte ad altri usi. Oggi l’edificio si configura come una spoglia aula rettangolare con coper­tura a capanna, ma il colpo d’occhio appena si entra è inatteso, ed è impossibile non restare fortemente colpiti di fronte all’affresco di Sebastiano Vini, sulla parete dove in origine si trovava l’altare. Uno spazio di 9 metri di altezza e 9,60 metri di larghezza, completamente dipinto dall’artista intorno al 1570, per illustrare la storia del Martirio dei Diecimila. Quest’aula è quello che rimane della proprietà Rospigliosi che nel 1910, grazie ad Alessandrina Gelli Rospigliosi, fu donata allo Stato, nella consapevolezza dell’importanza storica artistica dell’affresco qui con­servato. Dopo numerosi interventi di restauro l’opera è stata restituita alla città. L’Oratorio è divenuto museo statale aperto al pubblico il 28 dicembre 1977.

 

Ingresso gratuito per un massimo di 25 persone per visita, con contributo di 5 euro a sostegno dei progetti della Fondazione Il Cuore si scioglie.
Prenotazione obbligatoria:  tel. 057324212 dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.30

 

Il programma:

Domenica 13 novembre 2022 / ore 10.30 > Visita Fortezza Santa Barbara
Piazza della Resistenza

Sabato 19 novembre 2022 / ore 16.00 > Visita Ex Chiesa del TAU
Corso Silvano Fedi 28

Domenica 27 novembre 2022 / ore 10.30 > Visita Oratorio San Desiderio
Via Laudesi 53


Pistoia – Oratorio di San Desiderio Pistoia – Ex Chiesa del Tau Pistoia – Fortezza di Santa Barbara