Calci (PI) – Museo Nazionale della Certosa Monumentale. Art Bonus per il restauro della Farmacia della Certosa
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Art Bonus per il restauro della Farmacia della Certosa.
Una donazione alla Farmacia …. per la cura del patrimonio culturale!
È aperta la raccolta fondi per il restauro della Farmacia della Certosa di Calci. L’obiettivo dell’intervento è quello di restituire l’aspetto originario della sala d’attesa della farmacia intervenendo sui rivestimenti parietali con la rimozione degli strati d’intonaco successivi per riportare la farmacia all’aspetto Settecentesco.
Con Art Bonus è possibile contribuire alla realizzazione di questo intervento, diventando un mecenate della cultura e acquisendo allo stesso tempo importanti benefici fiscali sotto forma di credito d’imposta.
La Farmacia della Certosa occupa alcuni locali al piano terra del complesso, dove si concentravano le attività destinate non soltanto alla comunità monastica, ma anche alla popolazione ed erano esercitate da operai dipendenti dal convento o, come nel caso della Farmacia, da privati. Lo spazio destinato alla Farmacia era in origine occupato dalla porta d’ingresso alla Certosa trasferita nel 1672 nella posizione attuale; nel 1703 la farmacia risulta già nella collocazione odierna, con un ingresso dalla strada pubblica e un collegamento con la corte d’onore attraverso un bel portale sormontato da un affresco con simboli legati alla farmacopea. Gli ambienti aperti al pubblico sono due: l’antifarmacia, destinata all’attesa e alla distribuzione dei farmaci e la sala destinata all’esposizione e alla vendita. Dal Libro della spezieria, conservato nell’Archivio della Certosa, contenente le entrate e le uscite degli anno 1793-1798, si trae la notizia che già in quegli anni la Farmacia era stata venduta alla famiglia Viola. Fra il 1793 e il 1796 furono eseguite le decorazioni nelle due sale: Giuseppe Ferri, stuccatore realizzò gli ornati plastici della volta nella quale nel 1796 il pittore Nicola Matraini eseguì l’Allegoria della medicina; nella sala d’attesa Cassio Natilli nel 1792 eseguì le decorazioni parietali, con riquadrature, fiori e cartelle contenenti le iscrizioni che sovrastano le porte e le finestre con motti legati alla cura e alla salute.
Queste decorazioni, occultate da due strati sovrapposti di coloriture da riferire alla seconda metà dell’ottocento, costituiscono l’oggetto del restauro, insieme alla elegante decorazione a finto marmo presente sulla parete che divide la sala d’attesa e la farmacia vera e propria.
La Certosa, fondata nel 1366 grazie al sostegno economico di illustri famiglie pisane, sorge fra gli ulivi della Valgraziosa, a poca distanza dal paese di Calci. Al convento si accede da due viali con un suggestivo percorso pedonale dai quali si gode della vista prospettica della doppia facciata del complesso. Quella più esterna, bassa, era destinata a funzioni alle quali potevano accedere anche gli abitanti della zona: la farmacia, la cappella di San Sebastiano o delle donne, il parlatorio, e, separata dalla corte d’onore, ampio spazio verde a prato, la facciata del monastero vero e proprio nel cui centro è la spettacolare facciata della chiesa, rivestita in marmo bianco, con uno scalone a doppia rampa e il coronamento del timpano con la statua dell’Assunta fra angeli.
Nella Certosa sono aperti al pubblico gli ambienti dedicati alla vita eremitica, il chiostro grande lungo i cui bracci sono disposte le 15 celle dei monaci, una delle quali aperta alla visita, gli ambienti di natura religiosa, la chiesa e le cappelle e quelli dove si svolgeva la vita cenobitica, il refettorio e il capitolo. Il convento, monastero di clausura dell’ordine certosino di San Bruno, fu soppresso in epoca napoleonica prima, e sabauda poi, ma fu nuovamente abitato dai monaci fino al 1969 quando lo abbandonarono definitivamente. Nella certosa è inoltre esposta la Bibbia atlantica straordinario codice miniato del XII secolo e ospita inoltre il Museo di Storia naturale dell’Università di Pisa .
Recentemente la Certosa è stata oggetto di importanti lavori di restauro che hanno interessato il Chiostro del Capitolo, con il contributo del FAI – Fondo Ambiente Italiano, e il restauro degli ambienti della farmacia rappresenta un ulteriore passo verso il pieno recupero dell’aspetto originario del complesso.
Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci
via Roma, 79 56011 Calci (Pi)
Tel. 050 938430