Sabato 30 marzo 2019 nell’ambito del ciclo di conferenze “L’eredità culturale sostenibile. Storia e archeologia a Chiusi tra passato, presente e futuro” e della rassegna “Libriamoci”, due incontri tematici dedficati agli “Etruschi, la storia, il restauro e l’epigrafia”.
Alle 17,30 – Massimiliano Canuti presenta  “Note di Epigrafia”. Attraverso la lettura e l’analisi dei graffiti dei nomi dei defunti lo studioso di epigrafia etrusca può ricostruire la società chiusina dell’epoca e i rapporti di parentela tra gli individui sepolti, rileggendo una miniera inesauribile di notizie conservate oggi nel Museo nazionale Etrusco, nel Museo Civico e nei loro depositi.

Alle 18,00 – Enio Pecchioni, Francesco Pollastri, Giovanni Spini presentano il volume “Etruschi e Rinascimento”, Press & Archeos edizioni.

L’affermazione del mito degli Etruschi nella cultura italiana ed europea avvenne soprattutto nel Rinascimento. Gli eruditi diedero al nascente stato mediceo un fondamento ideologico comune che i ritrovamenti archeologici dei Grandi Bronzi di Chimera, Arringatore e Minerva, valorizzarono e che permise a Cosimo I di ispirarsi alla figura del re di Chiusi Porsenna e di definirsi Magnus Dux Etruriae. Cosimo incitò e favorì le tesi di Giovan Battista Gelli e Pierfrancesco Giambullari che attribuivano la fondazione di Firenze a Noè-Giano, identificando nell’arameo la lingua dei primi abitatori del mondo: da essa sarebbero derivati l’ebraico e l’etrusco. Era così sostenuta la remotissima antichità della civiltà etrusca e la preminenza degli Etruschi nei confronti di Roma, sottolineata da artisti, politici, filosofi, storici e filologi. Motivazioni identitarie, politiche, antropologiche e storiche legano gli Etruschi all’Uomo del Rinascimento in un rapporto profondo e complesso, raccontato in “Etruschi e Rinascimento” con tono leggero e divulgativo attraverso numerosi fili conduttori che aprono il campo a ulteriori affascinanti approfondimenti.

Museo nazionale Etrusco 
 
Via Porsenna, 93 – 53043 Chiusi (SI) 
Tel. 0578 20177