Direzione regionale musei della Toscana

Firenze – MAF Museo archeologico nazionale. L’Arianna Addormentata ritorna nelle sale del museo


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MAF - Arianna Addormentata, arte romana del II sec. d. C

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L’Arianna Addormentata, esposta alle Gallerie degli Uffizi dal 2012, rientra al MAF dopo essere stata tra i protagonisti della mostra “Raffaello e Angelo Colocci. Bellezza e Scienza nella costruzione del mito della Roma Antica” allestita ai Musei Civici di Palazzo Pianetti a Jesi.

L’ultima fase del trasferimento al museo è cominciata di notte ed è terminata all’inizio del percorso espositivo, dove la scultura, non facile da movimentare per peso e mole, è temporaneamente collocata in attesa del suo allestimento definitivo.

La monumentale statua dell’Arianna Addormentata,  di arte romana del II sec. d. C., misura 226 cm di lunghezza per un’altezza di 129 cm. e una profondità di 103 cm. ed è composta di marmo docimeno per la parte antica e le integrazioni di XVI secolo, ovvero la testa “Milani” (recuperata nel 1883 nei depositi del Bargello) e la parte inferiore del corpo e di marmo apuano per i restauri settecenteschi di Francesco Carradori, ovvero la base e la testa attuale. La firma «L.o Colivicchi scul. Restaurò 1877», incisa sulla roccia su cui poggia la testa, testimonia ulteriori interventi di incerta entità.

L’Arianna fiorentina, nota per lungo tempo come Cleopatra, era esposta tra le sculture antiche di Ferdinando dei Medici allestite nella sua villa del Pincio.

La statua fu sistemata in un padiglione ricavato in una delle torri della cinta aureliana, noto come la «Loggia della Cleopatra», dove è ricordata per la prima volta negli inventari del 1588.

L’Arianna entrò alla Galleria degli Uffizi nel 1790, ma non vi non rimase per molto. Alla fine dell’Ottocento, dopo una lunga serie di vicissitudini, la scultura, ormai riconosciuta come Arianna addormentata, fu sistemata sotto una delle arcate del giardino del Palazzo della Crocetta, allora Regio Museo Archeologico e oggi sede del MAF.%u200B

Dal 1929 L’Arianna fu esposta nel Salone del Nicchio, all’ingresso del museo, oggi sede delle mostre temporanee, dove fu vittima dall’alluvione del 1966. Nel 2001 la statua fu di nuovo visibile a Villa Corsini a Castello e oggi torna al MAF dopo un breve soggiorno alle Gallerie degli Uffizi.

Guarda le immagini dell’arrivo al museo. Buona visione. Seguiteci …

MAF Museo Archeologico Nazionale
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Tel. +39 055 23575   drm-tos.musarchnaz-fi@cultura.gov.it