Firenze – MAF Museo archeologico nazionale. Presentato il restauro della “Testa Lorenzini” realizzato con i laser di EL.EN Group
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Stefano Casciu, Direttore Regionale Musei della Toscana, Mario Iozzo, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze insieme a Paolo Salvadeo, Direttore Generale El.En. SpA, Alessandro Zanini, direttore Light for Art – El.En. SpA e alla restauratrice Daniela Manna hanno presentato lo straordinario risultato del restauro della “Testa Lorenzini” eseguito con l’innovativa tecnologia delle speciali apparecchiature laser di El.En. SpA.
La “Testa Lorenzini” è uno dei capolavori della scultura etrusca in marmo, fortemente influenzata dall’arte greca era probabilmente parte di una grande statua di culto del dio Aplu (Apollo) che si ergeva in un tempio dell’antica Volterra. Acquistata dal Ministero della Cultura nel 2019 per il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, è stata recentemente sottoposta ad accurata pulitura dalla restauratrice Daniela Manna, che ha messo gratuitamente a disposizione del Museo la propria esperienza e professionalità. L’intervento si è configurato come un vero e proprio laboratorio che ha permesso di sperimentare nuove tecnologie e metodiche di lavoro grazie all’utilizzo dell’apparecchiatura laser EOS 1000 LQS che adotta la particolare durata dell’impulso Long Q-switch (100 ns), ottimizzata per la pulitura dei beni culturali. La EL.EN Group, azienda italiana leader nel settore optoelettronico e dei sistemi laser al termine dei lavori ha donato al museo la sofisticata apparecchiatura.
Nell’intervento di restauro Daniela Manna ha liberato le superfici del volto e della splendida e dettagliatissima capigliatura dalle incrostazioni calcaree che impedivano di apprezzare la precisa volumetria della testa e la qualità del marmo e ha rimosso anche la velatura di colore rosso che caratterizzava il viso, poiché si trattava in realtà di vernici moderne e non di un pigmento antico, che era stato interpretato come una coloritura intenzionale data per ragioni rituali o cultuali. Prima del restauro gli specialisti dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR di Firenze hanno effettuato una serie di analisi diagnostiche propedeutiche.
Così ripulita e libera da colori e asperità che non le appartenevano, la Testa Lorenzini può oggi essere per la prima volta pienamente apprezzata e valutata nelle sue forme piene e levigate, nelle sue intenzionali asimmetrie, sicuramente dovute alla valutazione del punto di vista dal quale la statua di culto doveva essere osservata nella mistica e suggestiva atmosfera del tempio che la ospitava in una qualche area sacra dell’antica Velathri (Volterra).
La donazione al Museo Archeologico di Firenze del laser Eos 1000, che consente di trattare ed eliminare le incrostazioni calcaree e di altro tipo senza minimamente intaccare le superfici antiche (o comunque di fermarsi in prossimità di queste, nel caso di superfici antiche danneggiate o degradate), consentirà di operare anche su altre opere in marmo, alabastro e pietra dello stesso Museo, quali ad esempio le numerose urnette etrusche con raffigurazioni mitologiche e funerarie scolpite sulla fronte e sul coperchio. Avendo a disposizione un laser, le difficoltà delle tradizionali tecniche di pulitura meccanica o con solventi chimici saranno ridotte al minimo, ottimizzando i risultati. Con uno strumento simile a disposizione, si potrà anche migliorare l’offerta didattica rivolta ai numerosi giovani che intraprendono un percorso professionale nel campo dei Beni Culturali e che spesso chiedono di effettuare stages e tirocini nel Museo.
Guarda il video del restauro. Buona visione. Seguiteci …
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