Direzione regionale musei della Toscana

Firenze – Museo archeologico nazionale. Una rassegna video di approfondimento sulla mostra “Tesori dalle terre d%u2019Etruria. La collezione dei conti Passerini, Patrizi di Firenze e Cortona”.


https://polomuseale.ambientinarratividigitali.it/wp-content/uploads/58c9b97694b1a4f995c9eb8bc68b0637.jpg
Mario Iozzo e l'anfora a figure nere attribuita al gruppo di Leagros

Date di apertura

Inizio evento
Fine evento

In attesa della riapertura del museo prosegue la rassegna di brevi video di presentazione e approfondimento della mostra “Tesori dalle terre d’Etruria. La collezione dei conti Passerini, Patrizi di Firenze e Cortona”. Mario Iozzo, direttore del Museo archeologico e curatore della mostra insieme a Maria Rosaria Luberto, ci invita alla scoperta di un’anfora a figure nere attribuita al gruppo di Leagros.

“L’anfora ateniese a collo distinto decorata intorno al 510 a.C. a figure nere da un pittore del Gruppo di Leagros con scene di Eracle con il cinghiale dell’Erymanthos su un lato, presenta sull’altro lato un’associazione iconografica importante – sottolinea Mario Iozzo – piuttosto rara: Peleus che conquista con la forza Thetis, futuri genitori del grande Achille, alla presenza del centauro Cheiron. L’associazione credo sia legata non tanto al fatto che il saggio e benevolo centauro fosse stato il pedagogo di Peleo e lo sarebbe diventato anche del piccolo Achille, una volta nato, quanto piuttosto al fatto che fosse stato proprio Chirone a suggerire all’amico Peleo lo stratagemma di afferrare la nereide Teti e tenerla ben stretta per assicurarsi così la conquista dell’amata. Anche se Teti, divinità dell’elemento liquido, avesse assunto le più variegate forme (fuoco, acqua, animali) per sfuggire all’abbraccio del suo tenace corteggiatore, Peleo non avrebbe dovuto allentare la presa fintanto che non avesse nuovamente assunto la sua forma originaria e si fosse così finalmente aperta la via alle nozze, poi celebrate sullo stesso monte Pelio tra feste e canti degli dei.”

Nella mostra attualmente sospesa, per la prima volta dopo circa 150 anni è esposta al pubblico interamente riunita nei suoi nuclei principali, la collezione archeologica del conte Napoleone Passerini (1862-1951) e della sua famiglia, in parte conservata nei magazzini del Museo archeologico nazionale di Firenze  e ora completata da 82 pregiate antichità prevalentemente etrusche e greche, consegnate da una generosa donatrice fiorentina nel 2016 al Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze.

Il conte Napoleone, legittimo erede del facoltoso Pietro Passerini da Cortona, dell’antica stirpe del cardinal Silvio (amico fraterno di Giovanni de’ Medici, ovvero Papa Clemente VII), oltre ad essere un agronomo di chiara fama, fondatore e proprietario dell’Istituto Agrario di Scandicci, e ad aver selezionato la razza Chianina nelle sue fattorie in Val di Chiana, fu appassionato collezionista e fin dall’adolescenza radunò la straordinaria raccolta, in parte ereditata dal padre, promuovendo scavi e acquistando capolavori, molti dei quali fanno oggi bella mostra in alcuni fra i più grandi musei del mondo. 

Buona visione. Seguiteci …

  

 

MAF Museo Archeologico Nazionale
Piazza Santissima Annunziata n. 9b   50122 Firenze
Tel. +39 055 23575   drm-tos.musarchnaz-fi@cultura.gov.it
 Blog facebook_120x120px @archeotoscana app-icon2 @museo_archeologico_firenze  Twitter_logo_blue @MAF_Firenze