Direzione regionale musei della Toscana

Firenze – Museo di San Marco. Il museo festeggia i 150 anni con il ritorno della Pala di San Marco del Beato Angelico restaurata dall%u2019Opificio delle Pietre Dure.


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Beato Angelico, Pala di San Marco 1438-1443 , dopo il restauro

Date di apertura

Inizio evento
Fine evento

15 ottobre 1869 – 2019
Il museo di San Marco festeggia i 150 anni con il ritorno nella Sala dell’Ospizio
della Pala di San Marco del Beato Angelico restaurata dall’Opificio delle Pietre Dure. 

“Con il ritorno della Pala di San Marco nella Sala dell’Ospizio” ha dichiarato Stefano Casciu Direttore del Polo Museale della Toscana alla presentazione, si ricostituisce al completo nel Museo di San Marco quell’insieme unico al mondo di opere su tavola del Beato Angelico che, insieme con i suoi affreschi realizzati per il convento domenicano, e in particolare quelli celeberrimi delle celle, rende questo museo tra i più affascinanti ed amati di Firenze. La Pala di San Marco è un testo fondante della pittura del Rinascimento fiorentino. Lo splendido restauro realizzato dall’Opificio delle Pietre Dure ha riportato i suoi valori spaziali e lo splendore delle superfici pittoriche e delle mirabolanti dorature ai massimi livelli possibili, considerati i gravi danni subiti nel passato. Un ritorno che contribuisce in modo speciale alle celebrazioni dei 150 anni della fondazione del Museo.”

“Il restauro della Pala di San Marco – ha sottolineato Marco Ciatti Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure  – ha costituito una sfida complessa per la gravità dei problemi conservativi presenti sia nel supporto ligneo, sia sulla superficie pittorica. E’ stato perciò affrontato e risolto come un progetto di ricerca con soluzioni innovative per entrambi gli aspetti, così da consentirci di conseguire non solo il restauro dell’opera, ma anche di mettere a punto nuove metodiche di intervento. Secondo la volontà di disseminazione propria dell’OPD è previsto un volume di studi nella nostra collana che uscirà nella prossima primavera.”

%u200BAl termine della presentazione Stefano Casciu e Simonetta Brandolini D’Adda hanno annunciato che la fondazione Friends of Florence finanzierà il restauro di un’altra opera del Museo e i lavori per il nuovo completo allestimento della Sala dell’Ospizio, attesi da tempo. La Sala, con il ritorno del Giudizio Universale e della Pala di San Marco, presenta oggi tutte le sue preziose  e celebri opere nuovamente riunite, eccezionalmente affiancate dall’ “illustre ospite” del Museo del Prado, l’Annunciazione di Robert Campin in dialogo con l’Annun%u200Bciazione del tabernacolo del Beato Angelico. Le iniziative per i 150 anni del Museo proseguiranno a fine ottobre con un’inedita installazione di arte contemporanea in alcune delle celle più celebri e significative del museo.

La Pala di San Marco è stata eseguita tra il 1438 e il 1443 per l’altare maggiore della chiesa di San Marco. Nel 1438 Cosimo e Lorenzo de’ Medici ottengono il patronato della cappella maggiore della chiesa e decidono di rinnovarla affidandosi all’opera di Michelozzo. Commissionano poi a Fra’ Angelico da Fiesole, per il nuovo altar maggiore – dedicato al santo titolare e ai santi Cosma e Damiano – una nuova e grandiosa tavola d’altare che doveva costituire il momento culminante della committenza medicea e mostrare con magnificenza l’impegno profuso dai Medici per la chiesa e il convento di San Marco. In questa circostanza fu deciso di rimuovere il trittico di Lorenzo di Niccolò, firmato e datato 1402, che venne destinato al convento di San Domenico di Cortona, dove ancora oggi si trova.
Solo Cosimo riuscì a vedere il capolavoro finito, il fratello Lorenzo morì appena quarantacinquenne il 23 settembre 1440, e di ciò resta probabilmente traccia proprio nell’attitudine dei due santi protettori dei Medici: mentre Cosma guarda lo spettatore invitandolo con il gesto della mano ad ammirare con devozione la scena, Damiano è di spalle, prostrato per invocare la misericordia divina e l’intercessione di Maria.
La pala venne completata prima dell’Epifania del 1443, quando la chiesa e l’altare maggiore furono consacrati alla presenza del papa Eugenio IV e di tutto il collegio cardinalizio.
La Pala di San Marco era una complessa macchina lignea che si elevava sull’altare a circa tre  metri e mezzo di altezza ed era formata da almeno ventisei dipinti, tra santi dei pilastrini, scomparti della predella e la pala centrale vera e propria. Se ne sono conservati diciotto, collocati in nove musei diversi.
La tavola centrale, quadrata, era incastonata fra alti pilastri decorati di tavolette con santi, solidamente impiantata sulla predella a gradino, con otto storie dei santi Cosma e Damiano.
La composizione della tavola centrale raffigura una Sacra Conversazione, al cui centro si trovano la Madonna col Bambino in trono fra otto angeli e otto santi. Davanti al trono, situato su un basamento con due scalini d’accesso, gli angeli e i santi sono suddivisi in due gruppi.  Si possono riconoscere da sinistra san Lorenzo, che saluta il fedele che si avvicina all’altare con la mano alzata, (è il protettore di Lorenzo, fratello di Cosimo), san Giovanni Evangelista (protettore di Giovanni di Bicci, padre di Cosimo), san Marco, cui è dedicata la chiesa, che mostra il suo vangelo a Giovanni. Dall’altra parte del trono, san Domenico, il fondatore dell’Ordine, che guarda Francesco d’Assisi, il quale a sua volta, insieme a san Pietro martire, si rivolge alla Vergine e al Bambino.
Nella predella si snoda il vivace racconto della vita dei santi Cosma e Damiano.
Il Museo di San Marco conserva solo due scomparti degli otto che componevano la predella.
Le possibili ricostruzioni dell’aspetto finale della complessa macchina sono numerose e spesso attendibili, ma a oggi è estremamente difficile immaginare con certezza l’aspetto complessivo della pala, dopo il suo smembramento e la perdita della carpenteria che la articolava e la racchiudeva.
L’attuale struttura di allestimento museale non intende proporre alcuna ipotesi ricostruttiva. 

Museo di San Marco
Piazza San Marco, 3 50121 Firenze
tel. 055 2388608

Biglietti fino al 6 gennaio 2019  
compresa la mostra “L’Annunciazione di Robert Campin” Un illustre ospite dal Museo del Prado per i 150 anni del Museo di San Marco”                  
intero € 9.00; ridotto € 2.00 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 e i 25 anni;
Riduzioni e gratuità secondo le norme di legge previste per i musei statali.

Ingresso gratuito per l’iniziativa #iovadolamuseo 2019

15 ottobre Ricorrenza fondazione del museo
1 novembre Ognissanti
8 dicembre Festa dell’Immacolata Concezione

Orari di apertura:
lunedì – venerdì 8.15 – 13.50;
sabato e domenica 8.15 – 17.00;
Chiuso: secondo e quarto lunedì
prima, terza e quinta domenica del mese