Direzione regionale musei della Toscana

Orbetello (GR) – Museo Archeologico Nazionale e Antica Città di Cosa. Inaugurazione “Cold case” Nuovi allestimenti museali


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cold case

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Venerdì 9 Agosto, alle 17.30,  si inaugura  “Cold case”  un nuovo allestimento a cura di M.A. Turchetti, S. Ricci Cortili , C. Calastri in collaborazione con G. Picchi, F. Boschin, Associazione Odysseus, realizzato grazie alla sinergia e collaborazione tra Polo Museale della Toscana – Museo Archeologico Nazionale e Antica Città di Cosa, Dipartimento di Scienza Fisiche della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Siena, U.R. Preistoria e Antropologia, Ditta Antequem s.r.l. di C. Calastri e Associazione Odysseus.

Protagonista assoluto del percorso museale rinnovato è lo scheletro della omonima domus di Cosa esposto al pubblico per la prima volta, un celebre caso “irrisolto” del sito archeologico sul quale indagini e studi si susseguono accumulando nuovi indizi e risultati fin dalla scoperta avvenuta nel 1970 a cura dell’American Academy di Roma.

“Cold case” è un temine inglese entrato nella terminologia corrente, con cui si indicano tutti quei casi, generalmente di omicidio o di persone scomparse, che sono rimasti senza un esito e pertanto sono da considerarsi “irrisolti”. La riapertura di un caso può basarsi sia sulla emersione di nuovi elementi, sia su una diversa interpretazione degli elementi già presenti, e proprio nuove tecnologie sono spesso alla base della richiesta di riapertura delle indagini.

Così è stato per lo scheletro di Cosa, rinvenuto all’interno della cisterna dell’abitazione, dove deve essere finito a seguito di un evento drammatico che gli studiosi americani hanno ipotizzato fosse un’incursione di pirati, avvenuta intorno al 70 a.C. e che ha distrutto anche la colonia latina. Se al momento le analisi al C14 (Carbonio14 per determinare l’epoca della morte) su un campione prelevato non hanno dato esiti significativi, l’Analisi statistica, condotta dall’Università di Siena, delle Componenti Principali (PCA), effettuata su determinate misure craniometriche, consente di formulare nuove ipotesi sulla etnia dell’individuo, mentre la ricostruzione dei lineamenti del volto ce lo rende più vicino e familiare.
Le indagini e le ricerche continuano e gli ultimi risultati saranno illustrati durante l’incontro di presentazione.
La serata si conclude con un aperitivo offerto dal Ristorante Vinicio nel Giardino della Casa dello Scheletro.

Info 0564 881421; 335 1450345

Museo Archeologico Nazionale e Antica Città di Cosa     
Via delle Ginestre snc Orbetello – Fraz. Ansedonia – GR
Tel: 0564 – 881421
pm-tos.museocosa@cultura.gov.it