Direzione regionale musei della Toscana

“Rothko a San Marco” Una conferenza di Marco Cianchi, professore emerito dell’Accademia di Belle Arti di Firenze


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Date di apertura

Inizio evento
Fine evento

Lunedì 4 luglio 2022, il museo sarà aperto con orario continuato dalle 8.15 alle 18 con visite guidate dalle 15.30 comprese nel biglietto di ingresso a cura dello staff.

Questo suggestivo museo  nonostante i cambiamenti e le stratificazioni del tempo, ha conservato intatta la sua atmosfera di tranquillità contemplativa. Infatti, ancora oggi, l’armonia e la chiarezza spaziale che si percepiscono appena varcato l’ingresso introducono alla meraviglia di un luogo di pace, incastonato nel rumoroso centro cittadino.

Il percorso inizia dal chiostro di Sant’Antonino attorno al quale ruotano tutti gli ambienti: la Sala dell’Ospizio, dove si conserva la collezione più importante e ricca al mondo dei dipinti su tavola dell’Angelico, le Sale del Lavabo e del Refettorio grande dove sono esposte le opere di fra Bartolomeo e della cosiddetta Scuola di San Marco ed infine la Sala del Capitolo decorata dal maestoso affresco della “Crocifissione” dell’Angelico. Il famosissimo affresco dell’Annunciazione, simbolo della fede dei domenicani e l’opera più nota dell’Angelico, icona del Museo di San Marco, appare con uno straordinario effetto scenografico alla fine della prima rampa di scale che conduce alle altre celle affrescate per i suoi confratelli e al dormitorio.

San Marco è un monastero unico al mondo per gli affreschi di ogni cella che hanno ispirato e accolto tra gli altri il silenzio e le meditazioni di Sant’Antonino, priore del convento, di Cosimo il Vecchio e di Girolamo Savonarola. Il percorso si completa ammirando la straordinaria architettura della monumentale Biblioteca di Michelozzo che racchiude meravigliosi codici miniati e si conclude attraversando il Refettorio piccolo, affrescato dal Ghirlandaio con l’Ultima cena, e la Foresteria, dove sono conservati i reperti provenienti dal medievale centro storico, rimodernato nella seconda metà del XIX secolo.Inoltre in una delle celle del primo piano fino al 7 settembre si può ammirare un’opera della mostra diffusa di Giulio Paolini “Quando è il presente?” realizzata in collaborazione con la Direzione regionale musei della Toscana


Firenze – Museo di San Marco