Direzione regionale musei della Toscana

“Sangue e fuoco”, un reading dalle lettere di Caterina da Siena per il festival L’Eredità delle donne 2022


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Anche quest’anno il Museo di San Marco partecipa al festival l’Eredità delle Donne e nel calendario OFF presenta in esclusiva il reading  “Sangue e fuoco, dalle lettere di Caterina da Siena“. Una selezione di lettere della grande mistica domenicana, Dottore della chiesa e patrona d’Italia, a cura dell’associazione culturale CAU, interpretate da Adele Scuderi, accompagnata al violoncello da Chiara Remorini, per la regia e l’adattamento di Sergio Amato.

La lettura scenica sarà in programma per tre giorni il 21-22 e 23 ottobre alle 11 nel Chiostro di San Domenico, dove Caterina da Siena appare ritratta in uno dei medaglioni, come le altre sante domenicane.

La quinta edizione dell’Eredità delle Donne  “Queens & Peace” è dedicata alla leadership femminile, in tempi di guerra e pace e Caterina da Siena può considerarsi a pieno titolo un’indomabile, appassionata e ardente messaggera di pace.

Ispiratrice della riforma dell’Ordine domenicano, che ha avuto in Giovanni Dominici prima, e in Antonino Pierozzi e Girolamo Savonarola poi, i suoi epigoni più importanti per la storia del convento di San Marco, Caterina da Siena, mistica e santa, è l’interprete di una teologia più affettiva che speculativa e di una spiritualità più attiva che contemplativa.
Quasi analfabeta viene ammessa, benché giovanissima, nel convento delle terziarie domenicane di Siena, dette “mantellate”, un’associazione di pie donne in stato vedovile, e lì impara a leggere e scrivere, entrando in contatto con i suoi padri spirituali domenicani e con religiosi di altri ordini, francescani, agostiniani e gesuati. Autrice di 381 lettere di turbinosa forza linguistica, indirizzate a prelati, nobildonne, monache, sovrani e papi, Caterina raccoglie intorno a sé una “famiglia” elettiva di poche decine di persone, uomini e donne, laici e religiosi.Di questo cenacolo, cinque uomini di stato laicale le fecero da segretari: uno staff vero e proprio che l’assistette nella stesura delle lettere. Il modello di esse è Paolo di Tarso, la loro espressività è più oratoria che poetica; la loro qualità è politica solo nelle intenzioni, ma non in senso mondano.
Caterina, pur non avendo mai criticato apertamente la divisione di funzioni tra i sessi nella Chiesa e nella società del suo tempo, che le assegnavano un ruolo secondario e uno status di perpetua minoranza, si è sforzata di andare oltre le differenze di genere, rovesciando dall’interno le barriere tradizionali, dando prova col proprio esempio che una donna come lei, di modeste origini e incolta, poteva impegnarsi nella vita pubblica e assumere ruoli tipicamente maschili di ambasciatrice e perfino di direttrice di anime e coscienze.

Il festival l’Eredità delle Donne è dedicato ad Anna Maria Luisa de’ Medici, nota come l’Elettrice Palatina, la prima ‘Madre della Patria’ e Madre della Cultura italiana ed europea ante litteram. Grazie al suo generoso contributo, è stato possibile mantenere integro l’intero patrimonio culturale e artistico della città di Firenze, rendendola lo scrigno mondiale che tutti conoscono.

Il festival è realizzato da Elastica, con la direzione artistica di Serena Dandini, ed è promosso e sostenuto da Fondazione CR Firenze, con il contributo di Gucci, la co-promozione del Comune di Firenze e il patrocinio della Regione Toscana. L’ingresso al reading è compreso nel biglietto del museo con prenotazione obbligatoria  al numero 055 088 2000.


Firenze – Museo di San Marco